L’eterno ritorno del Vecchione

Una rubrica di viaggi di un quotidiano online scrive sul Capodanno in Piazza Maggiore che il Vecchione è d’autore perché trattandosi della Dotta non si poteva mandare al rogo un fantoccio qualsiasi, ed infatti fin dal 1993 il Vecchione viene commissionato ad artisti nazionali e non…

Da quella data infatti l’artista invitato traduceva con il suo sguardo la tradizione: ogni Vecchione era interpretato con una differente e articolata lettura. Il gioco fra il significato del rito e il nuovo volto del personaggio apriva ad altre visioni e a diverse immagini.

Dal 2010 il Comune di Bologna ha preferito scegliere l’autore del Vecchione fra i giovani artisti e creativi mediante un bando. Non si sa se siano i giovani che amano i temi attuali e condivisi dalla gente o la giuria che sceglie opere che parlano un linguaggio semplice, popolare e con un lieto fine, ma il risultato è spesso didascalico, il significato letterale: c’è la crisi e due anni fa bruciò la Rana simbolo di povertà di Marco Dugo: un occhio alla popolarità dell’evento, che deve richiamare in piazza grandi e bambini, e uno all’attualità, che ci vede in un periodo di crisi duro a morire.

L’anno scorso fu ancora crisi, si raschia il fondo e allora si brucia quello che raschia il fondo: Paper Resistence dice col suo Raschiatore di barile:ho cercato un soggetto condivisibile: chi lo vede si deve riconoscere, capire cos’è rappresentato. Mi sembra che il discorso così arrivi bene, è diretto, c’è una semplicità che funziona, immediata…

La crisi non molla, forse da tempo non ci sono più riferimenti e allora si brucerà il prossimo 31 dicembre la Scimmia Meccanica di PetriPaselli: la scimmia da circo ammaestrata rappresenta l’uomo vittima delle sue convenzioni, incapace di azionarsi autonomamente. Con lei… bruciano gli automatismi, l’abitudine a dare tutto per scontato, ad essere caricati dall’esterno e manipolati.

Fini propositivi e augurali come le poesie per il Santo Natale.

Sembrerebbe che gli ultimi tre progetti – nonostante le apparenze – ritornino all’antico, a prima del 1993: il Vecchione ritorna ad assolvere il suo compito in modo liturgico, celebrato dai creativi che parlano dell’opera con le indicazioni quasi fosse un medicinale.

Rispondere a tema, di questi tempi, per l’arte è un vero peccato.

 

 

 

Autore: flaviofavelli

Flavio Favelli è un artista visivo. Collabora con Repubblica (ed. Bologna), Doppiozero e Antinomie.

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